La giornata di lavori del convegno tenutosi al Ministero dell’Istruzione e del Merito lo scorso 13 dicembre ha evidenziato il ruolo centrale delle competenze socio-emotive nel promuovere un’educazione inclusiva e di qualità. Un’occasione di dialogo e confronto per rinnovare il nostro impegno a sostegno del progresso educativo e del benessere delle nuove generazioni.
Organizzato in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e INVALSI, l’evento a cui abbiamo dato vita lo scorso 13 dicembre presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito a Roma ha rappresentato un’occasione preziosa per discutere i risultati della Survey on Social and Emotional Skills (SSES) condotta dall’OCSE nel 2023 e per riflettere sulle prospettive future per le politiche e pratiche educative nel nostro Paese.
Moderato da Roberto Ricci, Presidente di INVALSI, l’incontro ha evidenziato l’importanza delle competenze socio–emotive nel favorire il successo scolastico e il benessere personale dei giovani, oltre a sottolineare il valore della collaborazione tra istituzioni, università e altri attori strategici del territorio per promuovere la ricerca e l’innovazione educativa nell’ambito dell’apprendimento socio-emotivo.
La giornata si è aperta con una lettera del Ministro Giuseppe Valditara e i saluti del Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, che ha ribadito l’importanza di improntare le politiche educative su evidenze supportate da dati e misurazioni scientifiche. Come sottolineato dal Presidente Gilli, il dialogo con istituzioni pubbliche e private e la creazione di reti collaborative rappresentano i pilastri fondamentali per affrontare le sfide educative contemporanee. Un impegno concreto quello della Fondazione Compagnia di San Paolo che, unito al nostro, ha permesso di condurre l’indagine OCSE 2023 in Italia.
Nel corso della mattinata, Andreas Schleicher, Director for Education and Skills presso l’OCSE, ha fornito una panoramica dei risultati internazionali emersi dell’indagine, evidenziando il ruolo dell’educazione come “ponte” capace di connettere inclinazioni personali e necessità professionali.
A livello nazionale, Veronica Mobilio, Responsabile Unità di Ricerca presso la Fondazione per la Scuola, e Andrea Maccarini, National Project Manager della ricerca OCSE in Italia per la Fondazione, hanno presentato alcuni dei risultati dell’indagine che, condotta in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali per il Piemonte e l’Emilia-Romagna, ha coinvolto circa 6.000 studenti di 15 anni, rappresentativi di oltre 37.000 giovani delle due regioni.
I risultati presentati da Mobilio e Maccarini hanno evidenziato un quadro critico in cui emerge la necessità di sviluppare interventi educativi mirati, capaci di considerare la complessità dei fattori socio-economici e culturali, promuovendo strategie che rafforzino il ruolo inclusivo della scuola.
A conclusione della mattinata di lavori, dopo una tavola rotonda di discussione dei risultati che ha coinvolto i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali coinvolti per la realizzazione dell’indagine in Italia, Giulia Guglielmini, Presidente della Fondazione per la Scuola, ha presentato i risultati di #Hack4BetterLives, la maratona di ricerca e innovazione educativa organizzata dalla Fondazione in collaborazione con EGInA presso il Collegio Carlo Alberto di Torino. L’evento, che ha coinvolto 37 giovani ricercatori e studenti universitari provenienti da tutta Italia, ha visto i 9 team in gara impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative per valorizzare i dati OCSE 2023.
Nel pomeriggio, l’evento è proseguito con un panel che ha visto la partecipazione di INDIRE, con le ricercatrici Elena Mosa, Silvia Panzavolta e Alessia Rosa che hanno presentato il programma SEE Learning, realizzato in collaborazione con l’Emory University, e il progetto PRIN, coordinato dall’Università La Sapienza di Roma, che esplora le differenze individuali nell’apprendimento socio-emotivo in ambito scolastico.
L’evento si è infine concluso con una seconda tavola rotonda che ha permesso un confronto sul position statement “La dimensione socio-emotiva come pilastro del sistema nazionale di Istruzione e Formazione”, documento frutto del lavoro congiunto di soggetti come l’ENAC, l’Università Pontifica Salesiana, la Fondazione per la Sussidiarietà e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, per citarne alcuni oltre alla Fondazione per la Scuola, che negli ultimi anni hanno condotto – in Italia e in prospettiva internazionale – ricerche e sperimentazioni sull’apprendimento socio-emotivo.
Questa sessione, moderata da Roberto Ricci, ha visto la partecipazione della Presidente della Fondazione per la Scuola Giulia Guglielmini, oltre a quella di Emanuele Serrelli (Università Cattolica del Sacro Cuore), Valentina Sacco (ENAC Puglia ETS), Francesca Napoletano (Università Pontificia Salesiana), Maurizio Gentile (LUMSA) e Angelo Maraschiello (Fondazione per la Sussidiarietà).
Il documento, su cui si è concentrato il dibattito della tavola rotonda, propone raccomandazioni per integrare la dimensione socio-emotiva nell’insegnamento e nella formazione.
L’evento complessivamente ha offerto un contributo significativo al dibattito sulle competenze socio-emotive, sottolineando l’importanza di un approccio sistemico e basato sulla ricerca. Insieme ai nostri partner, confermiamo il nostro impegno nel favorire il progresso educativo e il benessere delle giovani generazioni.
Per ulteriori approfondimenti rispetto al primo e al secondo round dell’indagine OCSE 2023, vi invitiamo a visitare questo link.
Gli atti e i materiali dell’incontro del 13 dicembre, saranno disponibili sul nostro sito nel mese di gennaio.
Documenti di approfondimento
Position Satement: La dimensione socio-emotiva come pilastro del sistema nazionale di Istruzione e Formazione
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